Angiolina bambina (parte 7)

Un giorno Angiolina aveva visto le bambine del paese che si preparavano alla prima Comunione, allora era andata dal parroco a dire che voleva farla anche lei ma non aveva il vestito bianco. Il parroco le aveva spiegato che per la comunione bastava avere un vestitino pulito, ma che avrebbe dovuto prima confessarsi.  Così Angiolina aveva confessato che vendeva le uova vecchie come fresche e che aveva schiacciato l’aragosta invece di buttarla viva nell’acqua.

Tramite una ragazza del paese si era poi trasferita in casa di una vedova che gestiva un grande magazzino. La chiamavano “la bersagliera” perchè tutti i giorni attraversava velocemente il paese per arrivare al suo negozio.  Suo figlio aveva due bambini e Angiolina doveva far loro compagnia. Nei periodi di vacanza li accompagnava con la loro mamma a Trento.  Erano tutti molto gentili, quando erano in casa mangiavano insieme, altrimenti la mandavano nel negozio vicino a farsi dare uno sfilatino col “morsello” un impasto di fegato polmoni etc.. e questo era per lei una vera delizia.  La signora si era poi accorta che le piacevano i broccoletti con salamini e li faceva sempre abbondanti per darli anche a lei.  Uno dei ragazzini era un pò dispettoso e scherzava Angiolina chiamandola “zingara” con un termine tedesco che assomigliava a “prosciutto”.  Così un giorno lei aveva cominciato a preparare per lui, ad ogni pasto pane e prosciutto e solo quello. Quando la signora le aveva chiesto come mai lei aveva risposto “mi chiede sempre prosciutto…prosciutto, così ho pensato di farlo contento!”

(continua)

Angiolina bambina (parte 7)ultima modifica: 2008-04-05T07:50:00+02:00da verdefronda
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in Vita. Contrassegna il permalink.