Angiolina bambina (parte 1)

La mamma era morta quando Angiolina era molto piccola, forse 3 o 4 anni. Poi il papà si era risposato e la matrigna era entrata in casa con la figlia di 15 anni.   Angiolina aveva anche un fratello poco più grande di lei e una sorellina più giovane di 2 anni.

La nonna materna non era molto contenta che l’uomo si risposasse ma si occupava affettuosamente dei bambini, pur abitando nella sua casa poco distante.  Ormai la decisione era stata presa, così un po’ coi genitori e un po’ coi nonni (anche quelli paterni che erano ricchi, molto generoso lui, molto meno lei) i bambini crescevano liberi e anche felici.

Un solo triste ricordo si trascinava Angiolina, la morte per dissenteria di un fratellino fra le sue braccia, mentre stava seduta con lui nell’orto. Il fratello di Angiolina portava le capre a pascolare e spesso la bambina andava con lui.  All’aperto, per passare il tempo, si inventavano un sacco di giochi.  Catturavano piccole ratere, si costruivano le trottole che facevano girare tirando un filo e vinceva chi le faceva stare in piedi più a lungo.  Un rocchetto con 4 chiodini messi sopra, serviva per fare un cordoncino.   Ma l’idea più bella era stata quella di Angiolina che aveva inventato il sistema di fare la maglia senza ferri e senza lana.  Soldi per comperare queste cose non c’erano, così da un ombrellaio si era fatta dare qualche stecca di ombrello rotto e dalla sarta del paese degli avanzi di stoffa che, tagliati a striscioline e annodati facevano un lungo filo e la maglia riusciva.

(continua)

Angiolina bambina (parte 1)ultima modifica: 2008-02-14T00:10:00+01:00da verdefronda
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